(20 Apr 2013)



Sabato 20 aprile 2013 a Roma dalle ore 11,00 alle ore 23,00 largo dei Savorgnan nello storico quartiere di Villa Certosa diventerà Piazza Ciro Principessa per ricordare il nostro amico e compagno Ciro Principessa ucciso trent’anni fa per mano fascista. Da cinque anni, denunciamo in piazza le vecchie e nuove aggressioni del fascismo.

Dodici ore di interventi artistici e momenti di approfondimento e aggregazione: il comitato di quartiere, la cittadinanza e ti del territorio si incontrano per ragionare insieme sulle nuove forme di resistenza sociale da intraprendere contro la barbarie del terzo millennio.

Dalle 11: Circomare, con uno spettacolo per le più piccine e i più piccini ed il corteo musicale della Malamurga.

Aperitivo alle ore 13 da CHOURMO, con l’ intervento musicale di Paolo Fusi. Alle 14 , pic nic in piazza con la Murga Patas Arriba.

Dalle 15 alle 18, la disciplina aerea di Circus Bosh, la Roda di Capoeira di Quilombo Urbano e la Titubanda con la sua musica in movimento.

Dalle ore 21 AttriceContro in I Soliti Facinorosi, il rap dei Fori dal centro e l’ incursione musicale di Bianca la Jorona della BandaJorona. Il concerto del Ponentino Trio concluderà la festa in onore di Ciro Principessa.

Dalle 11 alle 16 _ Torneo SemiLampo di Scacchi, Trofeo Ciro Principessa.

Ore 18 _ Dibattito

1.1 Per una critica radicale all’attuale modello di sviluppo: un focus sulle questioni ambientali e alimentari.Ne parleremo con il Prof. Valerio Rossi Albertini – docente di Chimica Fisica alla Sapienza e Mauro Conti del Centro Internazionale Crocevia

1.2 Vogliamo cibo sano per i bambini e le bambine della nostra città. Ne parleremo con Gian Luca Mazzella, giornalista che si occupa di alimentazione, e con due rappresentanti dell’osservatorio popolare sull’alimentazione dei bambini e delle bambine – Roma

Ore 20 _ proiezione documentario SEMI RESISTENTI (28′) di Danilo Licciardello e Simone Ciani _ Prodotto dal Centro Internazionale Crocevia. Un viaggio tra Europa e Africa attraverso le pratiche di resistenza agroecologica, in disobbedienza alle leggi che attraverso brevetti e diritti vietano la conservazione, lo scambio e il riutilizzo dei semi tradizionali.

Villa Certosa Antifascista _ Villa Certosa per Ciro Principessa

Partecipano: Anpi Torpignattara / Territori solidali / Kollatino Underground / Genitori Scuola Materna C.Pisacane

Quinta Festa per Ciro Principessa Piazza dei Savorgnan _ Piazza Ciro Principessa

Sabato 20 aprile 2013 dalle ore 11 a tarda notte – info: 3382006735

Chi era Ciro Principessa
Secondo di otto fratelli, Ciro vive di espedienti. A 17 anni la prima condanna per furto. Subito dopo, il servizio militare: l’esercito lo spedisce a centinaia di chilometri da casa. Alla prima licenza, dopo quattro mesi, decide di non ripresentarsi: preferisce affrontare un processo militare ma tornare in famiglia, dare una mano a casa e restare tra gli amici. Dopo anni di condotta irreprensibile, Ciro si libera dei processi e trova lavoro in un bar: tempo pieno, guadagna poco, ma è contento. Nel ’76 si iscrive alla FGCI: se c’è un impegno, una scadenza, un appuntamento, lui c’è. La sezione del PCI di Torpignattara, all’inizio, la frequenta poco, poi comincia ad avvicinarla sempre di più e diventa il tenace promotore di un lavoro di convinzione, ragionamento, spiegazione. È spinto dal desiderio di cambiare le condizioni di vita della sua borgata, Villa Certosa, di riscattare il destino di ragazzi come lui, alla stessa maniera in cui lui ha saputo riscattare il suo. Spesso rimprovera i compagni: troppe assemblee, quello che fanno non è abbastanza. In seguito all’assassinio di Guido Rossa, esorta i compagni ad andare ai funerali. Molti di loro gli dicono che non possono e Ciro risponde: “Guido Rossa sarebbe qui, se qui avessero ammazzato un compagno”. E, subito dopo, parte per Genova.

Il 19 aprile del 1979, Claudio Minetti, figlioccio di Stefano Delle Chiaie, entrava nella biblioteca del PCI di Torpignattara, dove Ciro aveva cominciato a lavorare da poco. Veniva dalla sezione dell’MSI di Acca Larenzia, con sé aveva un coltello e non esitò a colpire a morte un ragazzo di 23 anni.