Titubanda (24 Mar 2004)

24-marzo-2004 ore 17 all’isola pedonale del Pigneto

A sessant’anni dalla strage delle Fosse Ardeatine ricordiamo in piazza la resistenza e la liberazione di Roma



Mercoledì 24 marzo
Corteo itinerante per le vie del Prenestino
Alla scoperta dei luoghi e delle storie della resistenza romana

Appuntamento alle ore 17 all’isola pedonale del Pigneto

Il corteo ricorderà le persone del quartiere decedute alle Fosse Ardeatine e nei mesi dell’occupazione tedesca attraverso le voci e i racconti dei parenti e degli amici

Parteciperanno anche:
Alessandro Portelli (storico delle Fosse Ardeatine)
Giuseppe Mogavero (storico della resistenza)
Titubanda
Malamurga
Musicisti di strada

Il corteo si concluderà al centro sociale Ex snia viscosa, dove a partire dalle ore 20 ci sarà una cena e a seguire video, installazioni musicali e la proiezione del film “Una vita difficile”, di Dino Risi con Alberto Sordi

C.S.O.A. EX SNIA VISCOSA, VIA PRENESTINA 173, 06272737 WWW.EXSNIA.IT


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[Da indymedia italia]
Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica
Il 24 marzo 1944 in un’azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, l’azione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc.
In seguito all’azione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo l’intero quartiere nel quale si era svolta l’azione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo l’azione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso.
60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia.

Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto